Interventi volti a contrastare il disagio abitativo - POR Puglia 2014-2020

Azione 9.9

Interventi volti a contrastare il disagio abitativo

 

Attività da realizzare

Nell'ambito dell'RA 9.4 sono state indicativamente selezionate le seguenti azioni, fra quelle indicate nell'Accordo di partenariato: 9.4.2.

Questa azione concorre all'Obiettivo Specifico supportando i percorsi di inclusione sociale attivati con progetti personalizzati dai Comuni in favore di particolari target di persone maggiormente vulnerabili, ovvero a rischio di marginalità sociale nelle comunità in cui vivono , con misure concrete di sostegno per l'abitare assistito, che escludano in ogni caso l'intervento economico a sostegno dei fitti e/o della morosità incolpevole, essendo tali interventi già poste a carico del bilancio regionale ordinario. In questo caso, le risorse disponibili, afferenti al FSE devono consentire di sostenere l'accoglienza abitativa in strutture di tipo comunitario, a bassa intensità assistenziale, ma con standard strutturali e organizzativi tali da favorire:

  • la qualità della vita e l'autonomia possibile per persone anziane o con disabilità e non autosufficienti, anche grazie alla alfabetizzazione rispetto all'uso delle tecnologie assisti ve e dell'Ambient Assisted Living (AAL), per utenti e loro familiari;
  • l'accessibilità in strutture sociali di tipo comunitario con assetto innovativo sia per le caratteristiche strutturali (ecosostenibilità, assenza di barriere architettoniche, ecc ... ) sia per la dotazione di servizi in favore di persone con fragilità psicosociali, quali ad esempio pazienti psichiatrici stabilizzati in uscita da percorsi terapeutico-riabilitativi e con esigenze di reinserimento sociale, anziani con demenze non in stadio avanzato , disabili senza il supporto familiare , persone affette da particolari patologie , al fine di sperimentare soluzioni sostenibili di cohousing sociale e di abitare sociale in autonomia con servizi alla persona condivisi;
  • l'accoglienza in strutture residenziali h24 a carattere comunitario (gruppi appartamento, strutture per adulti in difficoltà, altre strutture di cui al Reg. R. n. 4/2007 e s.m.i.) e a ciclo diurno h 12 per l'accoglienza di adulti in condizione di specifiche fragilità sociali o a rischio di marginalità come gli ex-detenuti e coloro che sono sottoposti a misure alternative alla pena detentiva, sperimentando anche percorsi di inclusione sociale che possano coniugare l'obiettivo dell'accoglienza e della presa in carico con l'avvio a lavori socialmente utili nell'ambito di condomini solidali o di reti di mutuo aiuto. In particolare quest'ultima tipologia di interventi è coerente con il protocollo di intesa già sottoscritto tra Regione Puglia, Ministero della Giustizia - PRAP, ANCI per la gestione del "Piano Carceri", per contrastare il sovraffollamento degli istituti di pena e favorire il reinserimento e la presa in carico nelle comunità locali, in condizioni di sicurezza e di promozione dell'inclusione sociale e lavorativa, di persone quando non abbiano il contesto familiare pronto ad accoglierli o quando debbano completare il percorso di espiazione della pena.

Questa misura, inoltre, va inquadrata in un complesso di azioni più ampio e ambizioso che la Regione Puglia ha varato con la l.r. n. 22 del 20 maggio 2014 , che istituiscono le Agenzie regionali per la Casa e l'Abitare (ARCA), e che introducono numerose iniziative (tutte a carico del bilancio regionale) che declinano in modo innovativo i temi dell'abitare sociale e sostenibile, in ogni caso a carico del bilancio regionale e che non assorbiranno risorse FESE, tra cui: la destinazione di un fondo per gli affitti al sostegno degli inquilini morosi incolpevoli; la definizione della morosità incolpevole , dovuta a stato di disoccupazione o grave malattia che comporta l'impossibilità o la grave difficoltà accertata di effettuare il regolare pagamento del canone di locazione ; l'introduzione dell'istituto della morosità incolpevole, così definita, per la nuova disciplina per l'assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; la previsione, in uno con la riforma degli lACP, delle Agenzie per l'Affitto, di norma intercomunali, finalizzate a favorire l'incontro fra domanda e offerta.

Le azioni che concorrono all'Obiettivo specifico "Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo" assumono come principali gruppi di destinatari i seguenti:

  • nuclei familiari composti da anziani soli o coppie di anziani parzialmente non autosufficienti, a forte rischio di povertà e di esclusione per le precarie condizioni abitative;
  • giovani coppie in condizione di assenza da lavoro e con difficoltà nell'accesso al bene casa, per la sperimentazione di forme di mutuo-aiuto e di cohousing sociale;
  • detenuti ed ex detenuti;
  • altre persone in condizione di particolare svantaggio e fragilità che siano già stati oggetto di presa in carico con progetti personalizzati e multiprofessionali da parte dei Comuni di riferimento.

 

Beneficiari

Comuni singoli e associati in ambiti territoriali sociali ai sensi dell'art. 5 della legge regionale n. 19/2006, aziende di servizi alla persona, fondazioni, imprese e cooperative sociali, organizzazioni del Terzo Settore, agenzie regionali per la casa e l'abitare (ex IACP), patronati.

 

Sezione responsabile

Inclusione sociale attiva e innovazione delle reti sociali