Aiuti agli Investimenti delle Piccole e Medie Imprese - Titolo II Capo 3

Quando partecipare

dal 22/01/2015

Attraverso l'Avviso Pubblico Titolo II Capo 3, la Regione Puglia intende favorire lo sviluppo delle attività economiche delle piccole e medie imprese, facilitandone l'accesso al credito.
Le imprese possono proporre progetti di investimento di importo non inferiore a 30 mila euro per:

  • la creazione di una nuova unità produttiva;
  • l'ampliamento di una unità produttiva esistente;
  • la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
  • il cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un'unità produttiva esistente.


 

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Chi può partecipare

  1. microimprese (impresa che occupa meno di 10 persone, realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro);
  2. imprese di piccole dimensioni (impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio non superiori a 10 milioni di euro);
  3. imprese di medie dimensioni (impresa che occupa meno di 250 persone, realizza un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure il totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro.
  4. liberi professionisti, in quanto equiparati alle piccole e medie imprese come esercenti attività economica, secondo l’art. 12, legge 22 maggio 2017, n. 81 che operino in una delle seguenti categorie:

a. imprese artigiane, costituite anche in forma cooperativa o consortile, iscritte negli albi di cui alla legge 443/85 (legge quadro sull'artigianato);

b. imprese che realizzano programmi di investimento nel settore del commercio:

  • esercizi commerciali di vendita al dettaglio ed all'ingrosso classificati esercizi di vicinato (esercizi con superficie di vendita non superiore a 250 mq);
  • esercizi commerciali di vendita al dettaglio ed all'ingrosso classificati M1. Medie strutture di livello locale con superficie di vendita da 251 a 600 mq;
  • esercizi commerciali di vendita al dettaglio ed all'ingrosso classificati M2. Medie strutture di livello locale con superficie di vendita da 601 a 1.500 mq;
  • esercizi commerciali di vendita al dettaglio ed all'ingrosso classificati M3. medie strutture attrattive con superficie di vendita da 1501 a 2500 mq;
  • servizi di ristorazione di cui al gruppo "56" della "Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007", ad eccezione delle categorie "56.10.4" e "56.10.5";
  • attività di commercio elettronico; per commercio elettronico si intende l'attività commerciale - ovvero quella di acquisto di merci in nome e per conto proprio e la loro rivendita - svolta tramite la rete internet, mediante l'utilizzo di un portale o sito web (e-commerce);

c. imprese che realizzano investimenti in alcune attività economiche delle seguenti divisioni della "Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007":

  • sezione "C": imprese, non iscritte negli albi di cui alla legge 443/85, che realizzano investimenti riguardanti il settore delle attività manifatturiere - "Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007";
  • sezione "E": settore fornitura di acqua, reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento - "Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007";
  • sezione "F": settore delle costruzioni - "Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007";
  • sezione "J": settore dei servizi di comunicazione ed informazione - "Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007";
  • • sezione "Q": sanità e assistenza sociale - "Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007";
  • sezione "R": settore Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento - "Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007".

d. Liberi professionisti che svolgono le attività disciplinate da apposite leggi professionali o quelle regolamentate dalla legge n. 4 del 14 gennaio 2013 (“disposizioni in materia di professioni non organizzate”), che realizzano attività in uno dei settori previsti di cui all’allegato 1.

Consulta l'elenco delle Attività Economiche (Codici ATECO) che possono partecipare.

 

Cosa finanzia

a. acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 5% dell'importo dell'investimento in attivi materiali;

b. spese per opere murarie e assimilabili relative a interventi di ampliamento o di riqualificazione di immobili esistenti nonché quelle relative a nuova costruzione solo nel caso in cui l’impresa dimostri che l’assenza di agevolazione su tali spese, in ragione delle caratteristiche tecnologiche e localizzative dell’iniziativa, ne inficerebbe la redditività e le opportunità di innovazione e sviluppo;

c. acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, nonché i mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti, purché dimensionati all'effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell'unità produttiva oggetto delle agevolazioni. Per il settore dei trasporti sono escluse le spese relative all'acquisto di materiale di trasporto e l'acquisto di automezzi è ammissibile esclusivamente nel caso di imprese di trasporto persone;

d. investimenti finalizzati al miglioramento delle misure di prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;

e. spese di progettazione ingegneristica e di direzione lavori nei limiti del 5% delle spese di cui alla lettera b);

f. spese per l'acquisto di programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa ed i trasferimenti di tecnologia mediante l'acquisto di diritti di brevetto e licenze, connessi alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa.

 

L’investimento massimo ammissibile per le piccole e le micro imprese è pari ad € 2.000.000,00.
L’investimento massimo ammissibile per le medie imprese è pari ad € 4.000.000,00.

 

Contributo massimo per progetto di micro e piccole imprese 45% del totale investimento ammesso
Le micro e piccole imprese possono ottenere un’agevolazione in conto impianti sino a 700.000 euro (calcolata come 35% dell’investimento ammesso per attrezzature e macchinari) che si aggiunge all’ulteriore contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi del finanziamento concesso dal Soggetto Finanziatore.

Contributo massimo per progetto di medie imprese 35% del totale investimento ammesso
Le medie imprese possono ottenere un’agevolazione in conto impianti sino a 1.200.000 euro (calcolata come 30% dell’investimento ammesso per attrezzature e macchinari) che si aggiunge all’ulteriore contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi del finanziamento concesso dal Soggetto Finanziatore.
 

Come partecipare

La domanda di agevolazione può essere presentata dal soggetto finanziatore (una Banca o uno dei Confidi vigilati ai quali l'interessato chiede il finanziamento) accreditato in via telematica attraverso la procedura on line “Titolo II capo 3” messa a disposizione nella pagina dedicata all'Avviso presente su www.sistema.puglia.it.

L’impresa si deve obbligatoriamente registrare al portale raggiungibile nella pagina dedicata all'Avviso presente su www.sistema.puglia.it. Una volta accreditata l’impresa può operare sulla propria pratica ed effettuare l’upload di tutta la documentazione utile al completamento delle verifiche istruttorie.

L’invio della domanda di agevolazione e della documentazione relativa deve essere effettuato dal Soggetto Finanziatore solo successivamente alla deliberazione di concessione del finanziamento. Il Soggetto Finanziatore deve inviare la domanda online entro 6 mesi dalla creazione del codice pratica della stessa domanda di agevolazione.

 

Salve, volevo sapere se per il pagamento di un fornitore fosse possibile ricorrere (oltre che al finanziamento bancario) anche ad una finanziaria tipo Agos, Mercedes Financial Service, ecc..

Ai sensi del comma 4 art. 13 dell’Avviso, tutti i pagamenti (assegni, RIBA, bonifici, cambiali) dei titoli di spesa devono transitare su un conto corrente intestato al Soggetto proponente. 
Nel caso da Lei esposto, la modalità di pagamento parziale sarebbe ammissibile a condizione che l'impresa proponente dimostri che il finanziamento terzo sia stato ESTINTO INTERAMENTE fornendo: 
- copia del contratto di finanziamento (Agos, Findomestic, ecc.); 
- copia della contabile bancaria mediante la quale la società finanziaria paga il fornitore (tale pagamento parziale non transita dal c/c aziendale contrariamente a quanto previsto dal comma4 dell’art. 13 dell’Avviso); 
- copia del titolo di pagamento (transitato da C/C aziendale) mediante il quale viene estinto il debito nei confronti della società finanziaria (Agos, Findomestic, ecc.); 
- copia dell’estratto conto (o lista movimenti firmata e timbrata dalla banca) da cui emerga l’addebito del pagamento a favore della finanziaria terza. 

L'unica dichiarazione liberatoria che si dovrà fornire sarà quella del fornitore che descriverà, in modo puntuale, il pagamento della fattura come sia avvenuto (in parte dal proponente con le modalità di volta in volta ricorse e in parte mediante bonifico della finanziaria terza).