Fondo Minibond - POR Puglia 2014-2020
Fondo Minibond
When to participate
from 09/09/2019Il Fondo Minibond favorisce l'accesso al mercato di capitali a condizioni migliorative rispetto al mercato grazie ad una garanzia pubblica di portafoglio ed è finalizzato all’emissione di Minibond da parte delle imprese aderenti.
Il vantaggio finanziario del contributo pubblico al Fondo viene interamente trasferito ai destinatari finali sotto forma di riduzione del tasso di remunerazione dei Minibond.
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Who can participate
Puglia Sviluppo ha pubblicato una call per ricevere manifestazioni di interesse da parte delle PMI che intendano aderire all'iniziativa.
Le società che intendano manifestare interesse per l’emissione di minibond devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- al momento della pubblicazione della call, devono avere dimensione di Piccola, con esclusione delle microimprese, o Media Impresa aventi sede legale o operativa nella regione Puglia;
- devono essere imprese non quotate in borsa e non identificate come Imprese in Difficoltà;
- devono avere un fatturato minimo (ultimo bilancio approvato) di € 5.000.000;
- devono avere un EBITDA (ultimo bilancio approvato) in percentuale sul fatturato che sia >= 4%;
- devono avere una Posizione Finanziaria Netta (NFP) / EBITDA <5;
- devono avere una Posizione Finanziaria Netta (NFP) / Equity <3,5.
In alternativa al possesso dei requisiti previsti ai punti 4, 5 e 6, l'impresa può presentare domanda di candidatura se in possesso di un rating "B+" o superiore (secondo la scala di rating Standard&Poor's, o rating equivalenti di altre agenzie di rating riconosciute dall’eurosistema). Il rating, in corso di validità, deve essere stato rilasciato da un'agenzia di rating ECAI riconosciuta da parte di ESMA.
Nel caso in cui l’azienda candidata appartenga ad un gruppo di imprese e non raggiunga uno o più requisiti previsti nei punti 3,4,5,6 può presentare il bilancio consolidato da cui risulti la sussistenza di tutti i requisiti richiesti.
Possono presentare manifestazione di interesse le imprese “start up” che operano sul mercato da meno di sette anni dalla loro prima vendita commerciale qualora siano partecipate per almeno il 50% da un’impresa che possieda una influenza dominante avente i requisiti minimi di cui al comma precedente.
Per le imprese candidate che attestino di aver subito nel corso del 2020 un impatto negativo a seguito dell’emergenza epidemiologica legata al COVID-19, tale da aver inciso sui requisiti previsti dal primo comma di cui ai punti 3, 4, 5, 6, la valutazione dei requisiti potrà essere svolta sui dati del bilancio d’esercizio 2019.
Le imprese che supereranno la valutazione dei requisiti passeranno alla fase successiva di ottenimento del rating e valutazione da parte degli Investitori Istituzionali e Professionali.
Nell'ambito del portafoglio, non potranno essere compresi Minibond emessi da Piccole e Medie Imprese:
a) che hanno ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
b) che sono state destinatarie, nei sei anni precedenti, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dalla Regione, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da par te delle imprese;
c) che risultano inadempienti o insolventi per quanto riguarda eventuali altri prestiti o contratti di leasing;
d) che non hanno restituito agevolazioni pubbliche per le quali sia stata disposta la restituzione;
e) qualificabili come Imprese in difficoltà ai sensi dei vigenti regolamenti comunitari;
f) attive nel settore della pesca e dell'acquacoltura che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio;
g) attive nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all'allegato I del Trattato di Funzionamento dell'Unione Europea;
h) attive nel settore carboniero;
i) attive nei settori del commercio, dell’edilizia e del ciclo rifiuti (ad eccezione delle PMI che svolgono le attività ricomprese nell’Allegato A1 “Settore del ciclo dei rifiuti – Attività ammissibili” alla call pubblicata sul Portale Sistema Puglia);
j) attive nel settore della produzione/manutenzione di armi, sistemi d'arma e munizioni, veicoli da combattimento militare;
k) attive nei settori dei giochi d’azzardo e pornografia.
l) attive nella fabbricazione, trasformazione e commercializzazione del tabacco e dei prodotti del tabacco (Rif. Regolamento UE n. 1301/2013 del 17 dicembre 2013).
Sono escluse le imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (ad eccezione delle PMI che svolgono le attività ricomprese nell’Allegato A2 “Settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli – Attività ammissibili” alla call pubblicata sul Portale Sistema Puglia).
What finances
L'emissione dei Minibond deve essere destinata, anche per operazioni di natura straordinaria:
a) alla realizzazione di investimenti, in attivi materiali ed attivi immateriali per un importo non inferiore al 10% del valore nominale del Minibond;
b) al sostegno dell'attivo circolante, legato ad attività di sviluppo o espansione ausiliarie e correlate alle attività di cui al precedente paragrafo a), la cui natura accessoria è documentata, tra l’altro, dal piano di sviluppo della PMI e dall’importo dell’operazione.
I Minibond devono essere di nuova emissione e avere una scadenza massima di 7 anni, eventualmente comprensiva di un preammortamento massimo di 12 mesi.
I singoli Minibond devono avere un importo compreso tra € 2.000.000,00 (duemilioni/00) e € 10.000.000,00 (diecimilioni/00).
Il Minibond è regolato al tasso di remunerazione contrattualmente stabilito attraverso il pagamento di cedole, a fronte della raccolta di capitale. Il costo complessivo dell’operazione viene stabilito dall'Arranger d’intesa con gli Investitori in funzione del grado di rischiosità stimata delle imprese, dei costi di strutturazione dell’operazione, dell'onerosità stimata della parte residua del tasso di garanzia e dell'applicazione della disciplina dei "premi esenti".
Il tasso di remunerazione beneficia di una riduzione in ragione dell’intervento della garanzia pubblica di portafoglio a valere sul Fondo Minibond 2014/2020.
Puglia Sviluppo eroga sovvenzioni dirette alle PMI emittenti per la copertura parziale, fino alla concorrenza del 50%, delle spese relative alla strutturazione e organizzazione dell’emissione dei Minibond.
Le sovvenzioni sono finalizzate alla copertura parziale delle seguenti spese:
a) commissioni di strutturazione da corrispondere all’Arranger per costi finalizzati all’attività di strutturazione e della contrattualistica (spese una tantum per gli studi legali relativamente alla redazione e revisione della contrattualistica e altri costi una tantum dovuti agli agenti);
b) costi per l’ottenimento del rating da parte di società ECAI (External Credit Assessement Institutions) riconosciute da parte dell’ESMA (European Securities and Markets Authority);
c) costi per la certificazione dell’ultimo bilancio.
Importo massimo del Minibond
10.000.000 euro
Sovvenzioni dirette
50% dei costi esplorativi
How to participate
Le domande di candidatura devono essere presentate a Puglia Sviluppo via PEC all'indirizzo finanziamentodelrischio@pec.it, compilando gli allegati B, B1, B2 ,B3.
Hai domande?
Consulta la sezione FAQ sul portale Sistema Puglia.
For further information
Responsible for action
0805403129
Ulteriori informazioni e chiarimenti possono essere chiesti a Emmanuella Spaccavento, Program manager dell’Area Strumenti di ingegneria finanziaria di Puglia Sviluppo, chiamando il numero 08054989148 o scrivendo a espaccavento@pugliasviluppo.regione.puglia.it.